Faenza - Albero Urbano

Progetto | Studio Elemento + Mario Lombardi

Luogo | Faenza

Anno | 2023

Area | 480 mq

Tipo | Riutilizzo

 

L’idea progettuale si basa sulla volontà di donare un’identità architettonica alla ex torre dell’acqua, trasformando il suo uso prettamente funzionale in un luogo di riferimento e simbolo di trasformazione e transizione.

Il primo tema affrontato nello sviluppo della nuova morfologia della torre è stato quello dell’integrazione urbanistica e paesaggistica, costituendo una forma regolare che non alterasse la volumetria complessiva occupata dall’attuale struttura. Proprio sull’involucro si basa anche il secondo tema progettuale, ovvero l’inserimento di un apparato vegetale, vero e proprio protagonista del progetto e dell’aspetto esteriore dell’edificio. Grazie all’impiego di specie vegetali rampicanti è stata ideata una facciata naturale a dinamica, legata al mutare delle stagioni e alla crescita nel tempo delle piante che la compongono, offrendo così alla città un aspetto sempre nuovo e sempre diverso. Per garantire uniformità e una facile manutenzione, le vasche di terra che ospitano l’apparato vegetale sono disposte ad ogni piano della struttura, nell’intercapedine formata tra la nuova scala e l’involucro metallico di facciata.

La tipologia di struttura scelta è a secco e andrà ad accostarsi a quella in cemento armato già presente, il nuovo volume di bordo andrà a contenere le scale di collegamento verticale e i volumi di affaccio sul panorama esterno.
Sfruttando la maglia strutturale radiale a 6 assi già presente si andrà a prolungarla con travi e pilastri in legno lamellare.

Il confort termoclimatico sarà assicurato dalla vetrata continua posta all’interno dell’intercapedine, che, sfruttando il sottomodulo radiale della struttura ripartirà la superficie di facciata in porzioni piane di facile realizzazione.
L’anima centrale della struttura esistente, ad oggi ospitante il collegamento verticale, sarà svuotata e al suo interno sarà posto il blocco ascensore composto da un setto circolare in cemento armato al cui interno si svilupperà anche la distribuzione verticale degli impianti.

La caratteristica principale della vegetazione implementata nel progetto è la piena integrazione delle specie arboree ed arbustive che caratterizzano i sedimi ferroviari, infatti, a terra è previsto l’inserimento della “Flora ferroviaria”, una tipologia di vegetazione caratteristica di tutte le fasce ferrotranviarie del paese.

La diffusione di queste erbe spontanee è stata facilitata dalla continuità di trattamento superficiale (sedime ferroviario), che nel corso del tempo ha agevolato il propagarsi di specie come il Tussilago farfara L., la Buddleja davidii Franchet, l’Echium vulgare L. o il Papaver dubium L.

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