Torre Rinalda - Reuse the Tower

Progetto | Studio Elemento + Chiara Bruschi + Renata Dalla Porta Fraga

Luogo | Torre Rinalda (Lecce)

Anno | 2023

Area | 120 mq

Tipo | Riutilizzo

 

Lungo la costa salentina sono sorte numerose torri a difesa del territorio nei secoli passati. Ora sono solo antiche reliquie o ruderi abbandonati, senza più uno scopo. La Torre Rinalda è una di queste. L'idea di questo progetto è nata da un'esigenza: le coste del Salento non sono più messe in pericolo dai pirati, oggi i mari sono minacciati dai rifiuti. Solo una parte di questi rifiuti è visibile, arrivando con le mareggiate sulle spiagge, ma la maggior parte rimane in mare, alla deriva o sul fondale, avvelenandolo lentamente. Pertanto, la pulizia delle spiagge non è più sufficiente.

In passato queste torri furono progettate per essere collegate tra loro, così abbiamo scelto di fare lo stesso per il nostro progetto. Il nostro obiettivo è che le torri del Salento, da qui al 2050, possano diventare non solo cimeli del passato, ma centri di raccolta dei rifiuti per i pescatori locali, grazie all'aiuto di associazioni come Ogyre. Torre Rinalda, invece, svolgerà un altro compito fondamentale... sensibilizzare l'opinione pubblica su questo tema.

Il nostro progetto, che si inserisce nel corpo della torre come un filo rosso, la avvolge delicatamente e ne esalta la struttura. Il visitatore è costretto a seguire questo percorso, come un destino segnato. La struttura è composta da acciaio inossidabile con finitura rossa, un materiale utilizzato nell'industria nautica perché in grado di resistere alle intemperie e all'acqua salata. Il dualismo si traduce in un forte contrasto tra struttura antica e moderna, come un pezzo di filo da pesca rosso impigliato nella barriera corallina, che lo rende un punto di riferimento nel territorio circostante.

L’accesso dal piano terra è costituito da uno stretto corridoio che conduce ad una stanza interclusa, osservabile solo dall’esterno. La luce arriva a questo ambiente attraversando la vasca d’acqua che funge da lucernario posta sul soffitto, creando un gioco di riflessioni e rifrazioni tipiche degli ambienti subacquei. Proprio come se fosse un fondale marino, questa stanza è riempita coi rifiuti che provengono dal mare, ponendo il visitatore di fronte alla situazione attuale dei nostri fondali nascosti.

Percorrendo il nastro rosso si accede ad un piccolo tunnel laterale che dà accesso a una balconata da cui è possibile vedere la stanza interna da una prospettiva diversa. Proseguendo verso l'alto, i visitatori raggiungeranno il piano superiore, che sarà anche uno spazio espositivo dove potranno conoscere il lavoro dei pescatori locali nella raccolta dei rifiuti marini e tutto ciò che riguarda la comunità in tutto il mondo.

Il nastro rosso prosegue fino a raggiungere una terrazza sul mare, che sarà il punto di avvistamento dove i visitatori potranno osservare i pescatori in azione. Abbiamo mantenuto intatta la funzione della torre di avvistamento, ma con una nuova visione, che punta a salvare il passato guardando al futuro.

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