Pédagogie activé - Spedale di Sant’Antonio

Progetto | Studio Elemento + Edoardo Mastrantonio + Camille Hendlisz

Luogo | Lastra a Signa

Anno | 2019

Area | 1000 mq

Tipo | Recupero

 

A nord-ovest della città di Firenze, si estende tra il fiume Arno ed il fiume Pesa la città di Lastra a Signa, che ebbe origine fin dal medioevo come abitato difensivo e importante nodo viario per raggiungere le maggiori poli d’arte del territorio. Nella piazza principale, fulcro del centro storico, sorse lo Spedale di Sant’Antonio edificio di ristoro e accoglienza per tutta la cittadinanza e i viandanti della zona. Dopo vari cambiamenti funzionali susseguiti nelle varie epoche lo Spedale è oggi in condizioni di parziale fatiscenza. L’idea di sviluppare un luogo che potesse essere adatto ad ospitare bambini e ragazzi muove le sue origini sia dalla vecchia funzione che lo stabile ebbe agli inizi dell’ottocento quando era un orfanotrofio, sia dai vari sopralluoghi eseguiti sul campo, dove tanti gruppi di giovani si trovano a giocare nella grande piazza antistante senza un vero luogo dove potersi aggregare. Al piano terra, il progetto si vuole porre come la rivisitazione del genere letterario della favola. La misura del braccio fiorentino (antica unità di misura corrispondente a 58,36 cm) ha fornito la metrica necessaria per lo sviluppo della trama, raffigurata dal percorso curvilineo, messo in relazione agli ampi ambienti voltati. Nello svolgimento del percorso i bambini potranno interagire con gli elementi di arredo rappresentanti i singoli episodi della favola portando i protagonisti a vivere un esperienza ludica nella scoperta e nell’interpretazione degli spazi architettonici. Ai piani superiori il processo di apprendimento si svolge all’interno di spazi flessibili, come l’aula studio e i laboratori di fotografia e di pittura con sale adibite a allestimenti e esposizioni.

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